La Ghirlanda mistica valtellinese per il beato Luigi Gonzaga (1611)
edizione a cura di Gian Carlo Alessio
Documento tra i più singolari della produzione letteraria nella Valtellina del primo Seicento, la Ghirlanda mistica raccoglie oltre cento liriche composte in italiano e, con minore frequenza, in latino (con traduzione a fronte), destinate alla celebrazione del beato Luigi Gonzaga. L’antologia encomiastica è opera, per la parte maggiore, di studenti valtellinesi di età presumibile fra i tredici e i diciassette anni, appartenenti a una scuola lombarda della Compagnia di Gesù (forse Milano o Como). Il volume è completato dall’edizione delle due più antiche raccolte poetiche elogiative del Gonzaga scritte in italiano ma non ascrivibili ad ambiente gesuita; la seconda evidenzia significative relazioni con la Ghirlanda valtellinese.
Peculiar in the literary production of early seventeenth century Valtellina is the Ghirlanda mistica, a collection of over one hundred poems composed in Italian and —less frequently, with facing translation— in Latin, that was intended for the celebration of the Blessed Luigi Gonzaga. The encomiastic anthology is mainly the work of Valtellinese students presumably aged between thirteen and seventeen, belonging to a Lombard school of the Society of Jesus (perhaps Milan or Como). The volume is completed by the edition of the two oldest laudatory poetic collections of Gonzaga that were written in Italian but are not attributable to a Jesuit environment; the second of which displays significant relationships with the Valtellinese Ghirlanda.
Prezzo: 26€ Disponibilità: SÌ ISBN: 9788896543139
History of the Venetian Dukes (1102-1229) with an appendix of Brief Venetian Historical Texts
edition and translation by Luigi Andrea Berto
Edizione del testo latino con traduzione in inglese della Historia ducum Venetorum (Storia dei dogi veneziani, 1102-1229), primo testo storico veneziano scritto dopo la Quarta Crociata e unica cronaca veneziana pervenutaci composta dopo gli inizi dell’undicesimo secolo. Il volume presenta anche l’edizione e la traduzione di due altri brevi ma preziosi testi storici: il racconto dell’elezione del doge Domenico Silvo (1071), composto da un testimone oculare, un ecclesiastico veneziano chiamato Domenico Tino, e gli Annali veneziani brevi (1062-1195), probabilmente scritti da un ecclesiastico veneziano alla fine del dodicesimo secolo.
The twelfth and early thirteenth centuries were a crucial period for the emergence of Venice as one of the major powers in the Mediterranean. Taking advantage of the conquest of the Holy Land and the weakening of Byzantine naval power, the Venetians’ policy in the eastern Mediterranean aimed both at strengthening their position in that area and acquiring new markets. In order to do so, they demonstrated their readiness to use force. For the first time in their history, the Venetians went to the eastern Mediterranean not only for trading but also for fighting, becoming involved in the Crusades and establishing a relationship with the Latin Kingdom of Jerusalem after the First Crusade.
The goal of this volume is to present the edition of the Latin text and the English translation of the Historia ducum Venetorum (History of the Venetian Dukes) which describes this period. It is the first Venetian historical text composed after the Fourth Crusade, and it is also the only extant chronicle composed in Venice after the beginning of the eleventh century.
In this volume the edition and translation of the Historia ducum Venetorum is accompanied by other two historical texts: the Brief Venetians Annals and the Account of the Election of Dominic Silvo as Duke of the Venetians by Dominic Tino.
Prezzo: 20€ Disponibilità: SÌ ISBN: 9788896543313
Paolino da Venezia, Tractatus de ludo scachorum
edizione e traduzione a cura di Roberto Pesce
Anno di pubblicazione: 2018 Copertina: Brossura Pagine: 180
Il gioco degli scacchi ha avuto ampia fortuna nel Medioevo, dove entra a far parte della vita quotidiana della società cortese e urbana e trova spazio nella letteratura mediolatina e romanza, diventando una parte importante dell’educazione cavalleresca come momento di svago e riflessione all’interno della corte. Composto nella prima metà del XIV secolo, il Tractatus de ludo scachorum di Paolino da Venezia descrive in otto capitoli l’origine, le diverse fasi e il significato simbolico degli scacchi, offrendo al lettore consigli politici e militari ricavati dalle strategie del gioco. L’opera, scritta per formare e ammaestrare principi e governanti, narra la storia di un sovrano che, attraverso la conoscenza degli scacchi, smette di essere un tiranno e diventa un monarca benevolo e amato dal popolo. I pezzi giungono a rappresentare diverse classi sociali, con propri vizi e virtù, e i loro movimenti sulla scacchiera evidenziano sia le qualità morali delle singole figure, sia la loro funzione all’interno della società.
The game of chess was quite widespread in the Middle Ages. It was part of the daily life of courtly and urban society and it is written about in medieval literature, both in Latin and vernaculars. Chess became an important part of chivalric education, utilized as a moment of leisure and learning in the court. Written in the first half of the 14th century, Paulinus of Venice’s Tractatus de ludo scachorum describes in eight chapters the origins, the different stages and the symbolic meaning of chess. The text further offers the reader political and military advice gleaned from the strategy of the game. The treatise, composed to guide and teach princes and rulers, narrates the story of a tyrant who becomes a wise and beloved king after having learned how to play the game. Each chess piece represents a different social class, with their own vices and virtues, and their movements on the chessboard portray the moral qualities of the single figures and their roles within society.
Prezzo: 20€ Disponibilità: SÌ ISBN: 9788896543122
Marin SANUDO il Giovane, De origine, situ et magistratibus urbis Venetae ovvero La città di Venetia (1493-1530)
nuova edizione ampliata a cura di Angela Caracciolo Aricò
glossario di Paolo Zolli e Angela Caracciolo Aricò
Anno di Pubblicazione: 2011 Copertina: Brossura Pagine: XLVIII + 461
L’opera di Marin Sanudo, uno dei massimi esponenti della cultura rinascimentale veneziana, è in volgare e illustra, come work in progress, l’origine della città di Venezia, la sua realtà urbanistica e l’assetto delle magistrature veneziane negli anni cruciali prima e dopo la battaglia di Agnadello (1509). Pubblicata nel 1980 a Milano dall’editrice Cisalpino-La Goliardica, è andata ben presto esaurita. Ora esce accresciuta con l’elenco di tutte le reliquie e “corpi santi” conservati a Roma e nelle principali città europee, presso il Centro di Studi Umanistici e Rinascimentali “E. A. Cicogna” – Venezia, nella collana Medioevo e Rinascimento ♦ Testi.
Prezzo: 50€ Disponibilità: Sì ISBN: 9788896543054
Enrico DANDOLO, Cronica di Venexia detta di – (origini – 1362)
a cura di Roberto Pesce
presentazione di angela caracciolo aricò
Anno di Pubblicazione: 2010 Copertina: Brossura Pagine: 244
La Cronica di Venexia dalle origini al 1362, finora inedita, è il primo testo in volgare della tradizione cronachistica veneziana, steso in pieno XIV secolo in redazione anonima. L’edizione critica è basata principalmente sul ms. H 85 inf. della Biblioteca Ambrosiana di Milano collazionato con gli altri testimoni le cui varianti più significative sono segnalate in apparato critico. Lo studio della tradizione manoscritta ha permesso di mettere in luce un punto nodale dell’opera: la non attribuzione autoriale del testo a Enrico Dandolo, cronista che finora era stato identificato come l’unico autore dell’opera. La Cronica offre molteplici caratteri di assoluta novità all’interno della tradizione cronachistica delle origini: dal ricorso a leggende e fonti poco frequentate o sconosciute, a racconti infrequenti come quello della pazzia del doge Marin Falier, contemporaneo dell’autore. La Cronica di Venexia detta di Enrico Dandolo, più volte esemplata nel corso dei secoli, è un punto di riferimento fondamentale per la tradizione cronachistica veneziana del Quattrocento e del Cinquecento, venendo a costituire un punto di riferimento forte nel panorama delle cronache dell’epoca.
RECENSIONI
- Pascal Vuillemin su Le Moyen Âge Tome CXVII, 2011/1
Prezzo: 35€ Disponibilità: Sì ISBN: 9788896543061
Giorgio DOLFIN, Chronica dela nobil cità de Venetia et dela sua Provintia et Destretto (origini – 1458) – Tomo I
a cura di Angela Caracciolo Aricò introduzione di Angela Caracciolo Aricò trascrizione e note di Chiara Frison
Anno di Pubblicazione: 2007 Copertina: Brossura Pagine: 277
La Cronicha di Zorzi Dolfin dalle origini al 1458, rimasta inedita fino ai nostri giorni, tratta dal ms. It., cl. VII, 794 (=8503) della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, si colloca all’interno del gran mare della cronachistica veneziana delle origini, con caratteri di peculiare interesse, come la descrizione dell’articolato funzionamento delle magistrature veneziane che costituisce un significativo aggancio con il De magistratibus urbis Venetae (1493-1530) di Marin Sanudo il giovane. Alla cronaca di Zorzi (1396-1458) si intreccia quella del figlio Pietro (1427-1506) che la arricchisce con preziose annotazioni desunte dall’esperienza personale. Il ms. che qui si pubblica costituisce un rebus ermeneutico perché accanto alle mani di Giorgio e di Pietro si pongono altre due grafie, quelle dei nuovi possessori del volume, Nicolò e Andrea Gussoni, che hanno arricchito il testo con annotazioni private e di cronaca che giungono fino agli anni ’30 del Cinquecento.
L’ osticità della grafia del quarto lettore – Andrea Gussoni – ha fatto sì che gli studiosi della Cronaca di Giorgio Dolfin la trascurassero e non ne tenessero minimamente conto, ed invece proprio questa “mala grafia” costituisce un importante ed informatissimo arricchimento con apporto di dati che non figurano nemmeno nella pur informatissima annotazione delle opere sanudiane.
Il primo tomo va dalle origini di Venezia alla serrata del Maggior Consiglio del 1297, il secondo giunge agli anni del dogado di Francesco Foscari ed il terzo alla caduta di Costantinopoli in mano turca con inediti slarghi sugli ultimi anni della vita del doge.
RECENSIONI
- Michael Knapton su Società e storia, 138 (2012)
Prezzo: 35€ Disponibilità: Sì ISBN: 9788896543009
Giorgio DOLFIN, Chronica dela nobil cità de Venetia et dela sua Provintia et Destretto (origini – 1458) – Tomo II
a cura di Angela Caracciolo Aricò introduzione di Angela Caracciolo Aricò trascrizione e note di Chiara Frison
Anno di Pubblicazione: 2009 Copertina: Brossura Pagine: 220
La Cronicha di Zorzi Dolfin dalle origini al 1458, rimasta inedita fino ai nostri giorni, tratta dal ms. It., cl. VII, 794 (=8503) della Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, si colloca all’interno del gran mare della cronachistica veneziana delle origini, con caratteri di peculiare interesse, come la descrizione dell’articolato funzionamento delle magistrature veneziane che costituisce un significativo aggancio con il De magistratibus urbis Venetae (1493-1530) di Marin Sanudo il giovane. Alla cronaca di Zorzi (1396-1458) si intreccia quella del figlio Pietro (1427-1506) che la arricchisce con preziose annotazioni desunte dall’esperienza personale. Il ms. che qui si pubblica costituisce un rebus ermeneutico perché accanto alle mani di Giorgio e di Pietro si pongono altre due grafie, quelle dei nuovi possessori del volume, Nicolò e Andrea Gussoni, che hanno arricchito il testo con annotazioni private e di cronaca che giungono fino agli anni ’30 del Cinquecento.
L’ osticità della grafia del quarto lettore – Andrea Gussoni – ha fatto sì che gli studiosi della Cronaca di Giorgio Dolfin la trascurassero e non ne tenessero minimamente conto, ed invece proprio questa “mala grafia” costituisce un importante ed informatissimo arricchimento con apporto di dati che non figurano nemmeno nella pur informatissima annotazione delle opere sanudiane.
Il primo tomo va dalle origini di Venezia alla serrata del Maggior Consiglio del 1297, il secondo giunge agli anni del dogado di Francesco Foscari ed il terzo alla caduta di Costantinopoli in mano turca con inediti slarghi sugli ultimi anni della vita del doge.
RECENSIONI
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- Michael Knapton su Società e storia, 138 (2012)
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